LE SCUOLE E LA GIORNATA DELLA MEMORIA. Il sito nasce in seno al'evento a carattere nazionale "Olocausto: un incomprensibile sterminio". Il progetto "L'albero della memoria" qui presentato è rivolto alle scuole italiane che possono inviare alla mail geniuslocimatera@libero.it materiale da condividere con altri studenti. "Se c'è qualcosa che può sostituire l'amore è la memoria" Josif Brodskij


martedì 29 gennaio 2008

ITIS Cassola di Ferrandina


La Professoressa Rosa Patrone, tramite mail, ci fa conoscere il lavoro svolto con le classi 2A e 2C dell'ITIS "Cassola" di Ferrandina nell'anno scolastico 2005/06 e da lei curato.

Il lavoro, relativo al progetto "Shoah e multiculturalismo" ha prodotto una raccolta di poesie dal titolo "Poesie nella Memoria", che possono essere scaricate dal sito:


Pubblichiamo l'introduzione della raccolta a cura della Professoressa Patrone che descrive gli obiettivi del progetto ed una poesia di uno degli studenti.
Ma invitiamo tutti a leggere l'intera raccolta.

"Può la poesia esprimere l’indicibile, l’inimmaginabile, in unlinguaggio umano?
È questo l’interrogativo che mi sono posta con gli alunni di Seconda, prima di accingermi a svolgere il lavoro di riflessione e di difficile trattazione, quale quello della “ Shoah e multiculturalismo” con l’ approfondimento letterario su avvenimenti storici ed eventi drammatici che sfidano la ragione nel dover trovare “la parola” per esprimersi su un’esperienza tanto disumana e assurda che invece, sembra spingerci verso il silenzio o a cadere nell’errore di rendere sopportabile la realtà, sublimandola con la scrittura.
La risposta positiva a tale interrogativo è stata confermata dall’ importanza vitale che la poesia ha avuto per quanti,testimoni silenziosi nei campi di sterminio, hanno incominciato ad uscire dall’isolamento solo attraverso essa, per esprimere l’orrore, la rivolta in quel grido di ribellione e di sofferenza nell’affermare la propria dignità di uomini .

L’elaborazione artistica ha potuto esprimere l’immaginabile dell’inimmaginabile che essi hanno vissuto, affrontando difficoltà disumane scritte nelle loro poesie, recitate, ricordate a memoria e trasmesse anche clandestinamente ai sopravvissuti, come atto sublime di resistenza, da consegnare fuori dai lager all’indomani della Liberazione.

È accaduto tra i tanti, anche a Primo Levi di concepire ad Auschwits la sua emblematica e celebre poesia, che ha dato poi il titolo al romanzo: “Se questo è un uomo”.

Nei componimenti poetici degli alunni, raccolti in questo libretto dal titolo:”Poesie nella memoria”, si avverte la loro immaginaria proiezione nell’indicibile realtà dei campi di sterminio e l’emozione, lo sconcerto sono palpabili quando essi si compenetrano nella sofferenza e nelle assurde esperienze di morte della Shoah.
Con i temi della “tolleranza nel rispetto della diversità”, della “tragedia dello sterminio” e ” dell’importanza della memoria”, le loro poesie cercano di dar voce e far emergere, il “significato della vita”, anche quando non si è in grado di capire con la ragione l’orrore dell’olocausto e di far tesoro di quella che è “la memoria” attraverso la testimonianza, al fine di educarsi all’impegno morale e civile, contro ogni rigurgito di razzismo nel mondo, diventando in tal modo, testimoni vigili del nostro tempo.
E’ evidente che le nuove generazioni si ribellano all’olocausto e si battono per un mondo migliore: bisogna seguirli e incoraggiarli e non restare indifferenti dinnanzi a qualsiasi forma di violenza e discriminazione tra gli uomini, nel difficile cammino verso la pace."

Rosa Patrone


LA MEMORIA

Siamo qui,
dinnanzi ad un tramonto
ricordo di morte,
gente innocente.
Il dolore è immenso e tetro
di brivido,
un cupo silenzio indugia a pensare
a una tristezza infinita.
È così che è morta
tutta questa gente,
nei lager,
luoghi simili all’inferno,
nei lager,
dove esistono persino i diavoli.
Noi ricordiamo questo giorno
per loro
e per l’orrore
che mai scompare.

Vincenzo Chetti

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ketti non stai bene!!!

Anonimo ha detto...

ketti non stai bene!!!

Anonimo ha detto...

vincenzo stai proprio fuori.cmq io e te siamo i migliori di salandra!!!